Se non ci avessimo provato, oggi saremo ugualmente qui, continueremo ad allenarci, ad andare in bici e a fare fatica; ma diciamoci la verità, non sarebbe la stessa cosa. La fatica della gara ha un sapore diverso. Poco importa se l’abbiamo fatta per arrivare primi o ultimi: sempre fatica è. La differenza è lampante, soprattutto quando arriviamo a casa nel pomeriggio, ci sediamo sul divano e accendiamo i nostri social per postare e condividere la mattinata appena conclusa. Jon Krakauer nel suo libro scriveva che la felicità è reale solo se condivisa. E in una giornata come quella di ieri, dove la rabbia per un altro lookdown ha preso le tastiere di tante persone costrette a chiudere le loro attività, gioia e serenità che solo una mattinata di fatica sa regalare erano due cose che ci volevano proprio…
Alla fine è proprio di questo che avremmo bisogno nella vita di tutti i giorni: di qualcosa per cui lottare. Nel nostro piccolo, tutti abbiamo dimostrato come non sia assolutamente complicato rispettare delle semplici regole sanitarie. Ma certe cose non piombano dal cielo aspettando o lamentandosi, ma assumendosi dei rischi e provandoci (spesso sbagliando). Sono molto importanti anche per questo le gare.
In una gara puoi lamentarti quanto vuoi, il tuo risultato finale non cambierà. Quando sei faccia a faccia con la fatica non puoi nasconderti, non serve a niente. Ed è solo dopo l’arrivo che capirai veramente se durante la tua gara ci hai creduto fino in fondo, primo o ultimo che sia. Ecco noi oggi ci sentiamo esattamente come vi sentite voi la domenica pomeriggio dopo la gara, quando quella bella sensazione di fatica e stanchezza vi assale ma siete soddisfatti perchè siete certi di aver fatto del vostro meglio.
La Mtb ha bisogno di fango e non di percorsi alternativi
Il programma di gara è stato variato all’ultimo secondo, frutto di un lavoro last minute su una parte del tracciato resa molto viscida dal fango e dalle piogge della vigilia. Non più due gare, ma una partenza unica per concedere agli organizzatori 30 minuti di tempo per intervenire parzialmente dopo diverse segnalazioni dagli atleti in prova. Il motivo? Il fango… Sembra strano, ma a fine ottobre, in una gara di Mtb c’era il fango, una componente con cui molti atleti ancora non si trovano a proprio agio. E fa pensare che molti di questi atleti, erano giovani… Non è mai bello variare un programma a 30 minuti dalla partenza, soprattutto nel rispetto di chi viene da lontano e di chi purtroppo non arriva la comunicazione in tempo ed è costretto a cambiarsi in fretta e furia. Con loro ovviamente ci scusiamo…
Il ruolo di un organizzatore è quella di valutare ogni singolo componente dell’evento. Non c’erano le condizioni per variare il tracciato. Un conto è quando il 90% del tracciato è impraticabile, ragion per cui si cambia. Un conto è quando sono alcune centinaia di metri. Ma, viste le numerose segnalazioni, abbiamo optato per una via di mezzo, ovvero lavorare per migliorare quei tratti. 30 minuti alla fine sono stati sufficienti per mettere tutti d’accordo. Il tracciato non era tecnico, ma le linee attorno agli ulivi di Villa Verucchio l’hanno trasformata in uno scivolo e le differenze di guida si sono viste e anche parecchio. La società organizzatrice Black Road di Villa Verucchio ha fatto un egregio lavoro. Bravi!
Vincitori e vinti. Che bella gara!
Sul fronte gara la lotta è stata a tre, ed è stata bellissima, grazie anche alla nostra diretta Facebook. Gli attori sono stati Daniele Puglisi (atleta di casa del Team Black Road), Marco Francioni (Frecce Rosse) e Sbrocca Giacomo (Zero e Mezzo Racing Team). I primi due hanno passato oltre metà gara assieme, ma Giacomo, che già aveva dato dimostrazione a Montecolombo di essere molto performante nel finale di gara, ha mantenuto il pronostico agganciandosi alla coppia di testa nelle ultime tornate di gara. Alla fine, Marco con un’accelerazione poderosa nel corso dell’ultimo giro si è levato di dosso entrambi arrivando per pochi secondi da solo al traguardo seguito proprio da Sbrocca e da Puglisi (terzo classificato).
Anche tra i giovani la lotta è stata bellissima con la vittoria combattuta di Elia Saracca (Ciclo Ducale) su Montanari Diego (Valle del Conca). Tra le donne vittoria di Valeria Bartolini (Bike Innovation).
Ci piacerebbe dirvi come facciamo sempre che la carovana ora si sposta per un’altra prova, ma abbiamo ufficialmente finito e in attesa di comunicarvi una data e una location idonea per le premiazioni finali vi terremo compagnia con tante altre iniziative. Stay tuned…
Photo Credit Giulia Germani e Cristian di Giuli