Che le gare a circuito siano un Tabù ancora per tanti biker è un dato di fatto, che generino meno interesse rispetto alle gare in linea più lunghe anche. Rimane il fatto che parliamo di due discipline completamente diverse… E’ un po’ come paragonare nell’atletica leggera il centometrista con il maratoneta. Corrono tutti e due ma con due filosofie opposte. Si allenano entrambi svariate ore al giorno, ma una prestazione dura un paio d’ore, mentre l’altra pochi secondi. E’ sbagliato pensare di non fare Cross-Country perchè “durano poco” o perchè si fanno appena 20 km. E’ un approccio completamente sbagliato. Piuttosto dovremmo domandarci: che tipo di biker vogliamo essere? Questo non ve lo possiamo dire noi, né tantomeno dirvi, venite alle nostre gare piuttosto che alle altre. Oltre ad un comportamento poco professionale nei confronti dei nostri “colleghi” non saremo nemmeno obbiettivi con le scelte fatte. Entrare in un circuito di Cross-Country è un po’ come salire per la prima volta sulle montagne russe (a chi, almeno la prima volta, non gli si è stretto un po’ il fondoschiena). E solo dopo il primo “giro di giostra” capiamo se è un gioco che fa per noi oppure no.
Quello che noi possiamo fare è creare 1: ambienti belli, sani e divertenti con il rispetto basilare delle regole e 2: bei percorsi.
Per quanto riguarda il punto 1, siamo ormai collaudati nel far passare belle giornate a tutti voi. Per quanto riguarda il punto 2 il progetto è più lungo… Basti pensare che tanti circuiti dove gareggiamo, fino a qualche tempo fa erano solo boschi. Si conferma Gabicce Mare, percorso piaciuto, divertente e tecnico al punto giusto per una gara di apertura. Si conferma San Marino: vi ricordate quando correvamo nel 2013? Di cose da allora ne sono cambiate parecchie… Ci sono società e sponsor che si sono buttati a capofitto e nel giro di pochi anni hanno investito e creato un evento internazionale dove grazie anche a noi, gli amatori possono provare le stesse ebrezza dei professionisti (gli internazionali non sono più aperti agli amatori da qualche anno…). Si conferma Villagrande, un progetto nato anni fa proprio da noi quando in una mattinata di fine ottobre abbiamo scoperto il bosco del Montone, sconosciuto fino allora da molti biker e diventato famoso e pedalato ormai da tutti i local (basta guardare i segmenti Strava…). Un progetto di valorizzazione del territorio centrato in pieno dalla ProLoco Montecopiolo che con tanta voglia di fare, ogni anno ormai raduna biker vogliosi di scalare le sue pendici. Si conferma Monte Colombo che ha imparato la lezione di un circuito con troppo dislivello e nel 2019 si presenterà con un tracciato rinnovato e più soft in un mondo dove le gare sono sempre di più estremizzate a livello di salita e fatica. Entra una bella novità: Cavallino i quali organizzatori e tracciatori conosciamo molto bene (Straducale, CicloDucale e Fanelli Samuele vi dicono qualcosa?) e dove abbiamo subito accolto la loro richiesta rinunciando purtroppo a Santa Rita (la corsa delle pietre) che quest’anno non si è potuta esprimere nel migliore dei modi per via del maltempo e Mercatino Conca (Trofeo delle Foglie Morte). Il tracciato della Valconca è stato molto apprezzato, tuttavia il Team Bike Valconca non ha terminato il suo progetto e chiede un anno di tempo per portare a termine il suo Cross-Country. E poi la novità: Monte Grimano Short-Track (Prologo Caveja 2019). La nostra nuova pazzia… ma questa è un’altra storia e ve la racconteremo tra pochi giorni…