Il tracciato di Villagrande (ultimo atto – 1° luglio) che ha visto il suo anno “zero”nel 2017 e ha subito alcune modifiche che lo hanno reso un tracciato fantastico e in vero stile Cross-Country. E’ tecnicamente aperto a tutti in quanto presenta dei tratti in single track guidati con tanto “Flow” (per chi non lo sapesse il flow è un tracciato battuto, senza sassi e/o radici, dove la bici scorre ad alte velocità e dove la tecnica di guida ha un ruolo fondamentale). Ma andiamo con ordine.
Si parte sempre dalla Piazza del municipio di Montecopiolo per iniziare subito a salire in direzione Parco del Montone prima in asfalto per circa 300 metri poi con una prima rampa di 200 metri in ghiaia e una pendenza massima del 15%.
Dalla cima di questo primo strappo ci si immette subito nel Parco dove il tracciato spiana e scende leggermente per dar modo di rifiatare. Dopo circa 500 metri di sottobosco (1,5 km già percorsi), inizia la salita principale di 1.100 metri che porta gli atleti in cima al Monte Montone. E’ un versante completamente inedito nella prima metà.
Grazie ad una arrampicata a tornanti, la salita è regolare ed in single track, guidata per via delle curve strette ma pedalabile con pendenze che non superano mai il 10%. A circa 300 metri dalla vetta si entra nel sentiero principale (quello del 2017) con l’ultima rampa che presenta le pendenze più dure dell’intero tracciato (fino al 30% per circa 20 metri). A differenza dello scorso anno però, nel tratto duro ci si arriva molto, molto meglio.
Dalla cima si prende la classica “discesa dei falcioni” per poi prendere un altro tratto inedito della gara. Anzichè uscire dal parco, si gira a destra e si costeggia la rete di recinzione per circa 300 metri per poi attaccare la prima parte dell’originale salita del Montone.
Si sale per soli 300 metri per poi ridiscendere in un tratto molto ripido e dritto (stile discesa libera) fino al sentiero principale, punto più caratteristico della gara, dove la luce del sole entra a fatica tra il fitto bosco e gli alti alberi del Montone (un paradiso). Si svolta a sinistra e si prosegue per un tratto molto veloce fino alla penultima discesa di poche centinaia di metri che ci sbatte fuori definitivamente dal Parco. L’ultimo strappo è di circa 200 metri è in ciottoli e pietre prima dell’ultima picchiata verso il paese come lo scorso anno.
Una salita, tre strappi e altrettante discese, con tratti in falsopiano per superare o riprendere fiato. Villagrande è stato disegnato nei minimi particolari per farvi vivere una giornata di sport e di pura MTB senza troppi rischi e con il massimo del divertimento.
Giovedì 21 sarà segnato in maniera semi-definitiva, ma se non state nella pelle ecco la traccia STRAVA! Buon divertimento