Ammettetelo, anche voi almeno una volta ve lo siete chiesto senza una risposta soddisfacente che differenza ci fosse tra XC e XCO.
Beati gli stradisti che conoscono solo due diciture: Gran Fondo e Marathon… Nella MTB in questi ultimi 20 anni sono nati (e continueranno a farlo con le e-Bike) diverse discipline del settore. Giusto per citare le più importanti: GF – XC – XCO -XCE – XCM -XCC e chi più ne ha più ne metta.
Tutte differenze di specialità subito distinguibili. GF = Gran Fondo, XCE = XC Eliminator, XCM o MT = Marathon e XC=XCO=???
Se ricordate bene (per chi non ha iniziato ad andare in Mtb grazie al Bonus Bici) a fine anni 80, primi anni 90 esistevano le gare di Cross-Country. La disciplina madre della Mtb senza se e senza ma. Quella di Tom Ritchey, Garry Fisher e tanti altri personaggi che oggi sono rari come le tigri siberiane in via di estinzione. Poi nacquero le Gran Fondo per i comuni mortali, ma l’XC dominava sempre e comunque.
A un certo punto in qualche strana annata degli anni 2000, così di botto, comparve per la prima volta XCO. Da notare: le Gran Fondo in quel tempo stavano spopolando e l’XC era diventato non più lo sport della MTB ma quello degli emarginati invasati di fatica. Da chi sia uscito e perchè nessuno lo sa. Forse per dare una spinta al settore, forse per fare casino, sta di fatto che da quel momento le competizioni internazionali non sono più state di XC ma di XCO e tutti a guardasi negli occhi senza capirci più un cazzo. Comunque… Se andate sul sito della FCI la differenza è così descritta
“Gare MTB-XCO (Cross-Country Olimpico) si svolgono su percorsi misti ondulati, (con discese tecniche, strade forestali, sentieri rocciosi e ostacoli anche artificiali) da 4 a 6 km. Alcune gare (non di formato Olimpico) vengono svolto anche su circuiti più lunghi o “in linea” XC. I percorsi variano da 1 ora e 45 minuti per 2 ore e 30 minuti a seconda della categoria. Dal 1996 è disciplina olimpica.”
Tuttavia ci sentiamo di affermare che questa dicitura è inesatta per due motivi. Il primo è che il Cross-Country di sua nascita è una disciplina a circuito. Avete mai visto un’olimpiade o un mondiale di Cross-Country in linea? No. La seconda è che i percorsi che variano da 1 ora e 45 a 2 ore e 30 minuti nel 2021 sono già delle Gran Fondo. Non solo. Le stesse Olimpiadi di fine anni 90 che hanno visto vittoriosi Bart Brentjense nel 1996 e Miguel Martinez nel 2000 sono durate circa 2 ore.
Quindi, noi dall’alto della nostra ignoranza (ma anche esperienza) abbiamo diviso le prove del Caveja Bike Cup in XC e in XCO a seconda di criteri ben precisi. Eccoli
RAPPORTO CHILOMETRAGGIO E TEMPO DI PERCORRENZA. Potrai avere anche un circuito di 4 km, ma se lo si percorre alla media dei 20 orari di sicuro non è di XCO. Piuttosto è un velodromo sterrato. Quindi la prima valutazione è che se un circuito ha una media su giro più bassa rispetto la norma (e la norma è circa 15-18 Km/h in tempo di gara) allora sicuramente c’è del tecnico.
TRATTI COSTRUITI: Se il 50% del tracciato è stato creato appositamente per l’evento, allora vuol dire che c’è della difficoltà ulteriore. Non vuol dire una gimkana in mezzo all’erba. Vuol dire trail in salita e in discesa in mezzo ai boschi. Se viceversa un percorso non è nient’altro che una cucitura di più sentieri o carraie messe assieme, allora vuol dire che è per tutti i comuni mortali
DIFFICOLTA’ TECNICA: Nell’XCO si vince non solo se si va forte in salita, ma anche se si è bravi a guidare in discesa. Ragion per cui un XC è quando questa differenza è scompensata dai nostri Watt sottosella e la guida la possiamo anche lasciare a casa. In un XCO invece la prestazione tecnica e l’abilità di guida viaggiano a braccetto. Attenzione: tecnico non vuol dire mai pericoloso
DISLOCAZIONE DEL TRACCIATO: Più un tracciato è completo, ovvero ha tratti tecnici, seguiti da tratti più regolari e larghi, fino alle pianelle di rifiato, più sarà idoneo all’XCO.
OSTACOLI ARTIFICIALI? No grazie. Noi siamo della “Old School”. Se ci sono o non ci sono salti cambia poco ai fini di una valutazione di grado. Al contrario sono sempre apprezzati i trail naturali, quelli dove negli inverni dei boschi spogli si cercano nuove linee e non si piazzano due tronchi di traverso in mezzo un campo per fare un salto.
Questa è un po’ la panoramica. Se continuate a pedalare ai nostri eventi poi, la differenza la noterete voi stessi. Nel 2021 abbiamo 2 XC (Villagrande e Villa Verucchio) e 3 XCO (Mercatino Conca, Montecolombo e San Marino). Ovviamente abbiamo già visto che XC non vuol dire “gara di merda” o “gara facile” . Vuol semplicemente dire “tipologia differente”. Molti vanno meglio in XC, altri in XCO.