C’è una bella differenza tra fare un percorso tecnico e un percorso pericoloso…
Intendiamoci, nessuno ha la bacchetta magica nel creare percorsi perfetti. Alcuni non hanno le location, altri non hanno la forza lavoro, altri ancora non hanno i fondi o peggio ancora i permessi, ma per lo meno ci si prova… Non c’è un manuale ben definito, non ci sono delle norme, ma c’è l’esperienza nel farlo. Nemmeno qui non siamo i Guru e non abbiamo nemmeno la presunzione di essere né bravi né tantomeno i migliori, ma anche qui ci proviamo…
Più di una volta abbiamo sentito dire che i nostri circuiti sono pericolosi, a volte anche da persone che però, non abbiamo mai visto alle nostre manifestazioni…
Lasciateci allora fare una semplice considerazione. Il percorso tecnico è quello che richiede una preparazione di guida un po’ più completa rispetto al “prendo la bici e vado”. Poi ci sono i vari livelli. Possiamo assicurarvi che il nostro è uno dei più bassi e non perché ci mancano le capacità ma perché organizziamo competizioni amatoriali e non ci interessa fare cose troppo extreme. Nei trail tecnici, la velocità è estremamente bassa (il che limita di molto gli urti) e spesso la perdita di equilibrio combacia con l’appoggiarsi a qualche pianta o a qualche sponda. I trail tecnici, (proprio perché creati appositamente), sono spesso, anzi troppo spesso, curati pettinati e lisciati anche a livelli scandalosi per una gara di Mtb dove si richiede un ambiente più lurido e spartano in questo senso. Non da ultimo, se non me la sento di fare un tratto che nel peggiore delle ipotesi non supera i 30 metri, posso sempre scendere e farlo a piedi (quello dipende dal livello di guida che si raggiunge con l’allenamento).
Diversamente, un tracciato pericoloso non ha nulla di tutto ciò. E’ veloce, spesso senza curve, spesso sconnesso e spesso senza vie di fuga o peggio ancora con strapiombi ai lati. Questo per il semplice fatto che un percorso Cross-Country è creato, mentre i sentieri più comuni che facciamo non nascono per le bici ma per tutta una serie di servizi che vanno dalle jeep ai percorsi da trekking, cavallo o moto. Avete mai provato a cadere sulla ghiaia a 50 km/h o in un bosco a 10 km/h. Sì certo, se si cade male le clavicole saltano come petardi. Ma se si cade sulla ghiaia a 50 km/h caverai sassolini dalle ginocchia per giorni (puoi starne certo)!
Ecco perché c’è una grossa differenza tra un percorso tecnico e uno pericoloso. I nostri forse non sono tecnici ma SICURAMENTE non sono pericolosi…